Conosci Santo Domingo per le spiagge dorate, i resort di lusso, il mare caraibico e foreste tropicali, giusto? E se ti dicessimo che qui si festeggia il carnevale più antico dell’America? Una festa che racconta, con una capacità evocativa strabiliante, la storia variegata della prima città fondata da Cristoforo Colombo e la successiva lotta per l’indipendenza, ma anche una festa capace di coinvolgere tutti nel ritmo inconfondibile della Repubblica Dominicana.
La storia della Repubblica Dominicana attraverso le maschere
Il carnevale non è “solo” un’occasione imperdibile per fare festa, ma anche un modo per testimoniare la storia di un Paese che si destreggia tra le tradizioni dei nativi indiani Taìno, l’identità culturale dei colonizzatori spagnoli e la triste realtà degli schiavi africani.
Il carnevale della Repubblica Dominicana è quello più antico dell’intero continente americano, tanto che ci sono notizie si festeggiasse già nel 1520, e simboleggia l’indipendenza del Paese, tanto che vi partecipa l’intera popolazione in una festa vivace, coloratissima e ricca di significato.
Ogni maschera ha il suo carattere e racconta una storia, svelando aspetti importanti per l’isola. Il Diablo Cojuelo è la maschera che guida la sfilata con un mantello ornato da piccoli specchi, sonagli, nastri e campanacci e rappresenta i cavalieri medioevali di origine spagnola.
Un’altra maschera decisamente interessante sono i Taimáscaros di Puerto Plata che, in un unico costume, rappresentano le tre anime della Repubblica Dominicana: la maschera raffigura gli dei venerati dai nativi Taino, gli abiti richiamano le tradizioni spagnole, mentre i fazzoletti simboleggiano le divinità africane.
Non ti lascerà indifferente neanche la vista dei Pintaos di Barahona, con i loro corpi dipinti dalla testa ai piedi, che rappresentano gli schiavi fuggiti che trovarono rifugio nella zona montuosa di Bahoruco.
Dove, come, quando?
Le parate di carnevale si svolgono durante tutte le domeniche di febbraio in diverse località della Repubblica dominicana come La Vega, Santiago, Punta Cana e La Romana, mentre i festeggiamenti si concludono con la grande sfilata proprio a Santo Domingo, nella prima domenica di marzo.
Un viaggio nella Repubblica Dominicana in questo periodo è un’occasione unica per prendere parte ad un festeggiamento entusiasmante e ammirare le splendide maschere colorate a ritmo di musica. Santo Domingo infatti è la culla del Merengue, ballo che è stato riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio immateriale dell’Umanità nel 2016, ma anche la bachata, il son e gli altri ritmi caraibici sono i veri protagonisti dell’isola.
Infatti il carnevale di Santo Domingo è certamente un evento unico e folgorante, ma non è che durante il resto dell’anno l’isola sia meno vivace: quasi ogni sera è possibile assistere a spettacoli di musicisti e ballerini che portano tra le strade e le piazze i ritmi latini del merengue, della bachata e del son.
Un altro evento imperdibile è il Festival del Merengue tra luglio e agosto che, per quattro giorni e quattro notti anima la città con esibizioni folcloristiche in costume, mercati di artigianato ed eventi culinari.
Impossibile resistere ai ritmi dell’isola: la Repubblica Dominicana non conosce silenzio… a meno che tu non lo stia cercando! Luca Girardi, consulente di riferimento per Santo Domingo di Evolution Travel, è pronto ad esaudire ogni tuo desiderio di viaggio per organizzare su misura il tuo sogno dominicano.