Il Caminito del Rey, “il sentiero del Re” è stato da molti considerato il sentiero più pericoloso del mondo e, forse proprio per questo, attira ogni anno milioni di visitatori. Non pazzi scatenati, ma escursionisti attenti che decidono di percorrere questo sentiero in Andalusia che attraversa uno scenario davvero mozzafiato.
Il percorso del Caminito del Re infatti è spettacolare dall’inizio alla fine, tra passerelle sospese nel vuoto, gole, canyon e paesaggi naturalistici struggenti.
La nascita de sentiero più percorso più pericoloso del mondo
Partiamo con il dire che il sentiero oggi non è più pericoloso come un tempo, anzi si può percorrere in tutta sicurezza, ma il suo fascino è rimasto immutato negli anni.
Il Caminito del Rey nacque alla fine del XIX secolo per un motivo molto pratico: creare un’opera che sfruttasse l’energia idrica come alternativa al carbone. Il meccanismo ideato convogliava l’acqua in entrata al Gaitanejo per 3 chilometri fino ad un salto di 100 metri nei pressi del Salto del Chorro dove re Alfonso XIII il 21 maggio 1921 posò l’ultima pietra nel serbatoio, prima di percorrere il sentiero di servizio che da allora prese proprio il nome di “Cammino del Re”.
Il sentiero negli anni ’90 era in condizioni pessime a causa dell’inesistente manutenzione che era stata fatta e, proprio a causa del suo stato, molti escursionisti persero la vita, dandogli la fama di “sentiero più pericoloso del mondo”.
Nel 2001 il sentiero fu chiuso per rimetterlo in sicurezza e venne riaperto solo nel 2015. Oggi le passerelle permettono di percorrerlo in totale sicurezza, ma è possibile vedere i resti dell’originario cammino pericolante subito al di sotto dell’attuale sentiero.
Come percorrere il Cammino del Re
I visitatori vengono suddivisi a scaglioni di 10-15 minuti. Questo permette di camminare senza il rischio di sovraffollamento, con le giuste distanze di sicurezza e indossando un caschetto obbligatorio che viene fornito all’ingresso.
Per camminare lungo questo spettacolare sentiero è necessario prenotare per tempo con almeno 3 mesi di anticipo per via degli ingressi contingentati, ma anche perché si tratta di un itinerario molto famoso.
A discapito della nomea il sentiero oggi non presenta alcuna difficoltà tecnica, si percorre in un’unica direzione (nord-sud) in circa 3 ore e sono 7,7 km di lunghezza con un dislivello negativo di 200 metri.
Una volta arrivato all’ingresso del sentiero ti renderai subito conto del perché sia tanto famoso: le passerelle in legno e il parapetto metallico sono sospesi a strapiombo sul vertiginoso canyon profondo 400 metri scavato dal fiume Guadalhorce.
Il panorama è spettacolare e ti saprà sorprendere ad ogni passo regalando scenari unici fino a raggiungere il ponte tibetano della Valle di Hoyo Desfiladero de los Haitanes.
Viaggio in Andalusia
Fabio Colombi, consulente di riferimento per la Spagna per Evolution Travel, non ha dubbi: “se sei appassionato di trekking non puoi perderti questa escursione all’interno di un viaggio in Andalusia. Da qui è inoltre possibile visitare la Valle del Guadalhorce, i territori di Guadalteba, Antequera e continuare a camminare percorrendo una delle tappe della splendida Gran Senda di Malaga.”
Ma non solo trekking perché il cammino si trova a meno di 50 chilometri di distanza da Malaga e dal cuore dell’Andalusia con Siviglia, Cordoba, Granada e l’Alhambra, ma anche da Cadice, Ronda e dalla splendida Costa del Sol tra piccoli villaggi pittoreschi, famosi locali notturni e relax totale in alcune delle spiagge più rinomate del mondo.