Di tutti gli emirati del Paese se ne conoscono in genere solo due: Dubai, famoso per lo sfavillante skyline di oltre 570 grattacieli, e Abu Dhabi, celebre per la maestosa Gran Moschea dello Sceicco Zayed e per il Louvre di Jean Nouvel… e gli altri 5?
Abbiamo chiesto a Cristina Giro, consulente di riferimento per gli Emirati Arabi Uniti per Evolution Travel, di raccontarci perché Ras Al Khaimah sia la nuova frontiera del turismo.
Viaggio a Ras Al Khaimah per ammirare il fascino intatto dell’Oriente
Ras Al Khaimah è uno dei 7 Emirati Arabi Uniti ed è il regno della natura, delle tradizioni storiche e dell’adrenalina.
Situato sul Golfo del Persico è l’emirato più settentrionale di tutti, incastonato tra Sharjah e l’Oman con il quale condivide le svettanti montagne di Al Hajar. Il punto di forza di questa destinazione? L’assenza di strutture da record, le tradizioni intatte e la ricchezza della natura del suo territorio.
Se in Italia l’emirato è praticamente sconosciuto e il turismo di massa non si è ancora avvicinato a questa destinazione non significa che manchino località ricche di interesse, anzi!
7.000 anni di storia, antichi insediamenti e siti archeologici meravigliosi (quattro dei quali inseriti nella Tentative List del Patrimonio culturale dell’UNESCO) sono ottimamente tutelati dall’emirato.
Splendido il Dhayah Fort datato 1600-1300 a.C. e usato come avamposto difensivo grazie alla vista che abbraccia a 360° tutta la zona, regalando oggi una vista incredibile sulle palme da dattero, sul mare e sulle montagne, ma anche il sito archeologico di Jalfar, con i palazzi principeschi di origine medievale, Shimal, il villaggio di tombe pre-islamiche datato 2000 a.C. e Al Jazirah Al Hamra, il villaggio di pescatori di perle abbandonato nel 1971 dopo la scoperta del petrolio.
Le comodità non mancano, come gli hotel di lusso e i ristoranti esclusivi, ma nel programma dell’emirato lo skyline non verrà alterato nei prossimi anni, per lasciare che a svettare siano solo le cime dell’Hajjar e non i moderni grattacieli.
Dalle montagne al mare: un territorio che parla di tradizione
A differenza degli altri emirati, qui potrai immergerti nella natura incontaminata, avventurandoti in contesti selvaggi. Dimentica lo shopping e le boutique dei grandi marchi internazionali, la parola d’ordine a Ras Al Khaimah è autenticità.
Protagoniste assolute di Ras Al Khaimah sono le sue montagne selvagge. Da un passo all’altro è facile sconfinare in Oman senza controlli di frontiera né timbri sul passaporto, ma è soprattutto facile rimanere travolti da un territorio mozzafiato.
Jabel Jais è la punta più alta degli Emirati Arabi Uniti con i suoi 1934 metri sul livello del mare: lunari pinnacoli che si estendono a perdita d’occhio e centinaia di chilometri di sentieri da percorrere a piedi, pareti da scalare e strade utilizzate da commercianti. Qui potrai dormire in glamping confortevoli sotto alle stelle, fare trekking lungo i sentieri dell’altura, andare in bicicletta o sfrecciare sulla zip line più lunga del mondo raggiungendo i 150 km orari.
Dalle vette dell’Hajjar alle desertiche dune color miele e al bush dell’Al Wadi Nature Reserve, fino al mare. 64 chilometri di splendida costa sabbiosa perfetta per rilassarti, noleggiare un kayak, fare diving, nuotare tra le onde del Golfo Persico o semplicemente ammirare l’ondeggiare pigro delle mangrovie mentre i piedi affondano nella soffice e calda sabbia.
Ma sono soprattutto le tradizioni a regnare sovrane. Proprio qui è rimasto l’ultimo coltivatore di perle: Abdulla Rashed Al Suwaidi, proprietario di un luogo sospeso nel tempo a largo del mare dove racconta tutto il suo entusiasmo e la sua passione per questa tradizione millenaria ormai scomparsa.