La Penisola di Valdés è un vero e proprio paradiso naturalistico di oltre 400.000 ettari dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Qui infatti vivono allo strato brado moltissime specie animali che permettono di fare avvistamenti unici al mondo!
Un vero e proprio concentrato di bellezze che sembrano uscite da un documentario di National Geographic (che in effetti qui ne ha girati moltissimi) tra paesaggi struggenti, orche stanziali, pinguini, guanachi, struzzi, armadilli, lepri patagoniche ed europee, oltre ad innumerevoli specie di uccelli stanziali e migratori come albatros, petrelli, cormorani e gabbiani.
La Penisola di Valdés: un paradiso di biodiversità
Con un volo interno, da Buenos Aires è possibile arrivare a Puerto Madryn e Trelew, nell’emisfero australe, sulla costa atlantica della Patagonia Argentina. Anche se ti renderai conto della grandezza dell’Argentina solo quando ti troverai lì, sappi che queste località si trovano molto più a nord della Patagonia dei grandi ghiacciai, ma la Penisola di Valdés è una di quelle tappe che non possono assolutamente mancare in un viaggio in Argentina.
Immagina una Riserva Naturale Integrale che si estende su una superficie di circa 4000 chilometri quadrati con un terreno arido interrotto solo da piccoli arbusti spinosi e laghi salati, oltre che da una fauna unica al mondo. Avendo un clima semi desertico, la bassa piovosità fa sì che i cieli azzurri si tuffino direttamente nell’oceano regalando atmosfere struggenti.
La penisola è praticamente disabitata, tranne alcune estancias, le fattorie che puntellano il paesaggio in maniera regolare, e il piccolo pueblo di Puerto Piramides che si affaccia sul Golfo Nuevo dove i viaggiatori si rifugiano prima di partire per gli innumerevoli avvistamenti che si possono fare nella zona.
Quest’area infatti gode di un’importantissima presenza dei grandi mammiferi marini come la balena australe, una specie considerata in via di estinzione, ma anche tantissime orche (ce ne sono circa 24 esemplari che hanno sviluppato un sistema di caccia del tutto particolare), delfini, leoni marini, tenerissimi pinguini di Magellano e più di 180 specie di uccelli che possono essere osservati dalla Isla de Los Pàjaros.
In alcuni periodi dell’anno, solitamente da giugno a dicembre, è possibile ammirare le balene che, con i loro piccoli, si avvicinano alle imbarcazioni semi-sommergibili per giocare, mentre tra febbraio e maggio sono molto frequenti gli avvistamenti delle orche.
Nelle vicinanze si trovano inoltre Punta Pardelas, conosciuta tra i sub per le suggestive immersioni che la zona regala, e Punta Cormoranes dove si possono avvistare cormorani e foche, mentre per gli elefanti marini Punta Delgata è praticamente tappa obbligatoria.
Guanachi, avvoltoi collorosso e nandù completano il quadro di una Riserva Naturale capace di lasciare a bocca aperta qualsiasi viaggiatore.
Rotolando verso sud nella Patagonia Argentina
La Penisola di Valdès è solo una delle innumerevoli sorprese che la Patagonia Argentina regala ai viaggiatori. Prosegui verso sud e lasciati incantare dal ghiacciaio più accessibile del mondo: il Perito Moreno, sulla cui superficie è possibile fare trekking adatti a tutti per avere l’emozione di vedere da vicino il colore di questo ghiacciaio e ascoltare il rumore sordo dei blocchi di ghiaccio che si tuffano nel Lago Argentino.
E cosa dire delle iconiche cime che svettano attorno ad El Chalten? Queste hanno il nome di Cerro Torre e Fitz Roy, ma la verità è che non ti sembrerà vero di essere qui a vivere così tanta meraviglia condensata in pochi metri mentre lo sguardo spazia verso l’orizzonte e il viaggio ti porta sempre più a sud fino a raggiungere Ushuaia, il punto più a sud del mondo, soprannominato proprio “la fine del mondo”.