L’area del Ngorongoro in Tanzania è sicuramente una delle meraviglie del mondo! Questa estesa e ininterrotta caldera vulcanica è uno dei luoghi più magici dell’Africa dove si concentrano tutti gli ecosistemi del Continente africano, oltre ad un’incredibile varietà di animali.
Secondo Pierluigi Pedata, consulente di riferimento della Tanzania di Evolution Travel, si tratta di un vero e proprio must visit per gli amanti della natura!
La Conservation Area Ngorongoro
L’Area di conservazione di Ngorongoro, è un’area naturale protetta della Tanzania che si estende nella zona della caldera di Ngorongoro, nella pianura del Serengeti, a nord-ovest della città di Arusha e ad est del Parco del Serengeti.
L’area è famosa in particolare per il cratere di Ngorongoro che misura più di 16 chilometri di diametro e si trova a 2.200 metri sul livello del mare. Grazie alla buona piovosità, agli stagni, ai piccoli laghi e torrenti, la zona è divenuta un vero e proprio concentrato di tutti gli ecosistemi dell’Africa e l’area è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Il cratere Ngorongoro
Il cratere Ngorongoro è la più grande caldera intatta del mondo, si tratta di un’ampia conca che si è formata a causa del parziale svuotamento di una camera magmatica conseguente ad un’imponente eruzione. Le ripide pareti vulcaniche celano oggi un ambiente incontaminato di ampie savane, macchie di acacie, scintillanti laghi e paludi nelle quali pascono branchi di animali selvatici.
Nel cratere infatti la concentrazione di fauna è impressionante: si calcola che sia abitato da oltre 25000 animali di grossa taglia. Gnu, zebre, gazzelle, bufali fanno da contrappeso ai grandi predatori in agguato, i leoni, mentre le iene si aggirano furtive in attesa del loro momento.
Qui potrai avvistare enormi branchi di zebre, gnu ed elefanti, un centinaio di leoni che rappresentano la popolazione a maggiore densità di tutta l’Africa, bufali, ippopotami, ghepardi, leopardi, nonché alcuni esemplari del raro rinoceronte nero, ultimi superstiti di una specie sull’orlo dell’estinzione.
Il Ngogongoro non è un Parco Nazionale, ma una Riserva, e qui infatti le tribù Masai possono circolare liberamente portando al pascolo il proprio bestiame, cosa che non avviene in nessun altro parco della Tanzania.
Le Gole dell’Olduvai
Oltre al cratere omonimo, la riserva di Ngorongoro include anche altri otto crateri di dimensioni minori, nonché l’importantissimo sito archeologico delle Gole dell’Olduvai, conosciute come “la culla dell’umanità”.
È proprio qui infatti che vennero rinvenuti dei resti di uomini primitivi risalenti a circa 1.75 milioni di anni fa e svariati fossili di animali risalenti all’età della pietra. Il sito, o meglio il gruppo di siti, lungo più di 5 Km con una profondità di oltre 100 metri, racchiude circa 2 milioni di anni della nostra storia.
La grande migrazione
I Big Five, le mandrie di gnu e gazzelle e le innumerevoli specie di uccelli attratte dalla riserva (in particolare i fenicotteri, che qui costituiscono una delle colonie più grandi di tutta l’Africa) partecipano ad una delle 10 meraviglie del mondo naturale: la grande migrazione che interessa la Tanzania.
Il movimento circolare si svolge tutto l’anno e per questo motivo solo un esperto saprà indicarti il posto migliore per gli avvistamenti in base al periodo del tuo viaggio. E dopo lo spettacolo della savana e del bush africano… che ne dici di qualche giorno al mare nelle incantevoli isole di Pemba e di Mafia oppure tra le spiagge rinomate di Zanzibar e delle Seychelles? Il viaggio della vita ti aspetta!