Vacanza a 4 zampe in Italia – In viaggio con Sherlock

Voglio raccontarvi la mia personale esperienza di viaggio con mia moglie Patrizia insieme al nostro amico peloso, che da quando è arrivato nella nostra vita è diventato più di una semplice amicizia ma un componente importante della nostra famiglia.

Io e Patrizia in passato abbiamo sempre avuto cani in famiglia, e quando ne abbiamo formata una noi due insieme, non poteva mancare un amico a 4 zampe. Infatti a settembre di due anni fa, siamo diventati papà e mamma di Sherlock, un “poco fine” ma dolcissimo bulldog inglese di ormai 2 anni e mezzo. La scelta di accogliere un cane è stata “sofferta” perché entrambi sapevamo che avremmo dovuto rinunciare a qualcosa; in particolare ha posto un limite alla nostra innata voglia di viaggiare.

I bulli sono una razza particolare: pur avendo un caratteristico aspetto di forza, sono, invece, delicati dal punto di vista cardiaco e respiratorio. Devi stare attento al caldo, al sole, all’aereo…insomma viaggiare con lui è sempre un terno al lotto. Andare all’estero e fargli prendere un aereo è fuori discussione, perché, nonostante oggi molte compagnie aeree permettano l’accesso ai cani sia in stiva sia in cabina (ogni compagnia aerea ha le proprie regole in termini di trasporto animale), non credo lui possa reggere alla pressione atmosferica e alla nostra mancanza.

Per questo motivo, ci siamo adoperati per trascorrere i nostri momenti liberi in viaggio con lui, trasportandolo in auto. Inizialmente abbiamo montato la rete metallica che divide il vano auto dal bagagliaio, mettendolo dietro…ma poi Patrizia ha pensato che non le piaceva più l’idea di lasciarlo da solo nel baule, anche per la paura che, in caso di tamponamento, potesse farsi male in qualche modo. Da allora viaggia sul sedile posteriore, con la sua pettorina e la cintura di sicurezza (accessori che si possono trovare nei migliori negozi per animali, io li ho acquistati su internet da un’azienda tedesca di qualità nel settore). Direi che non ama essere bardato in questo modo, si arrabbia, ma poi si arrende!
D’altronde, per la sua e la nostra sicurezza in auto, si fa questo e altro!

E quindi, sempre in giro in auto nelle nostre peregrinazioni. Stiamo girando l’Italia per ora, alla ricerca di posti dove lui possa essere il benvenuto. Come diceva qualcuno “il viaggio non è la meta ma il percorso” e ogni viaggio parte con una sosta in autogrill: in alcuni autogrill i cani sono i benvenuti, in altri ancora no. Le prime volte era un “cinema”: io rimanevo fuori con Sherlock, mentre Patrizia entrava a comprare cibo e bevande, sosta bagno e poi cambio! Ora ci siamo attrezzati con l’utilizzo di applicazioni sul telefono che ci indichino dove può entrare e dove no e, a dire il vero viaggiando per la penisola italica, stiamo imparando a riconoscere i posti giusti dove gli amici pelosi sono ben accetti!

L’autogrill è la prima occasione di incontro con altri cani: ce ne sono davvero tanti, stanno aumentando esponenzialmente le famiglie con animali a seguito; spero continui a crescere la consapevolezza che un cane o qualsiasi altro animale che si accetti con sé, è un essere vivente componente della famiglia e non un oggetto da esposizione.

L’esuberanza di Sherlock verso gli altri cani o persone per fare festa, è un’occasione per conoscere gente nuova e scambiare quattro chiacchiere. Si dice che viaggiare è conoscere persone, usi e costumi, quindi il nostro viaggio comincia qui!

Siamo stati in diverse località Italiane, posti di mare e di montagna. Ogni regione ha le sue regole, burocratiche e non, alcune sono più avanti di altre nel pet-friendly, come Puglia, Toscana e Liguria, tanto per citare le principali, altre regioni si stanno adeguando.

Andiamo per ordine: partiamo dalla Toscana. Siamo stati sia sul litorale sia nell’entroterra, in particolare in Maremma. Ci ha piacevolmente sorpreso il fatto che abbiano pensato di permettere agli animali di accedere a musei/siti archeologici anche agli amici a 4zampe, purché sia “educato”. Anche Sherlock si è potuto fare una cultura. Sul litorale, invece, abbiamo trovato molte spiagge libere dove i cani possono entrare e fare la loro vacanza accanto ai propri amici umani. Vi racconto un breve aneddoto che spiega la mentalità toscana: un ristoratore, quando abbiamo chiesto se Sherlock fosse il benvenuto, ci ha risposto in maniera colorita di bruciare il locale di chi non lo avesse accettato…

Anche la Liguria è all’avanguardia rispetto all’accoglienza dei nostri pelosi: esistono delle spiagge libere che ne permettono l’accesso e il bagno in mare. Anche alcuni ristoranti sono accoglienti da questo punto di vista.

In Puglia, stanno nascendo tante spiagge pet-friendly, dove, a pagamento, vengono forniti servizi particolari tipo docce apposite o posti sdraio recintati dove il proprio cane può circolare liberamente. Nelle spiagge libere non è ancora permesso, invece, portare il proprio cane, pena la multa.

Dalla nostra esperienza in generale, posso dire che è possibile andare in vacanza col proprio fido amico, al mare o in montagna, oppure per un semplice week end. L’importante è ricordarsi che anche il nostro amico a 4 zampe ha le sue esigenze, per le quali c’è sempre una soluzione.

Affidatevi sempre a persone competenti che possano trovare insieme a voi la soluzione ideale per farvi trascorrere una vacanza in tutta sicurezza e vi sappiano consigliare al meglio.

Stefano Toia, Consulente di viaggi online Evolution Travel Italia

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